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LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Una storia di omicidi, complotti, segreti ma soprattutto una grande storia d'amore tra due giovani appartenenti a famiglie nemiche. Con Anna Safroncik, Roberto Farnesi, Kaspar Capparoni, Luca Ward, Barbara De Rossi.....

Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » domenica 18 ottobre 2015, 14:08

La Safroncik era la diva di questa fiction. Davvero deludente che abbia lasciato e tutto il pasticcio che hanno fatto con quell'orribile terza serie, almeno potevano recastarla e tenere il personaggio, di sicuro la terza serie non sarebbe stata brutta come è stata e non mandavano alle ortiche ben 3 anni di fiction.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » domenica 22 novembre 2015, 23:39

Articolo su Martina Pinto (Sara) da Vanity Fair:

[PEOPLE / ITALIA]21.11.2015
Martina Pinto: «Mai con un attore»

Ventisei anni, più della metà vissuti sul set. Senza mai dimenticare la vita fuori: «Persone sole ne vedo tante, io non voglio fare quella fine. Mi tengo stretto il tornare a casa da qualcuno che mi aspetta». Che non fa il suo mestiere: «Gli attori? Brutta razza»

«Tanto bella, ma non parla», A descriverla da piccola, usavano queste parole. Quando accompagnata dalla mamma tentava un provino dopo l'altro. Dopo la prima pubblicità di cui ricorda solo: «Ero lì seduta, mangiavo le fragole, mi sporcavo le mani. Erano buonissime». La timidezza l'ha vinta quasi adolescente quando ha capito che tra recitare sul set e la sua vita vera c'era «tutto un mondo in mezzo da preservare». E non l'ha mai dimenticato.
Martina Pinto oggi ha 26 anni, e più di 20 serie tv alle spalle (da Valeria Medico Legale a Carabinieri e Le tre rose di Eva), diversi film (Grande, grosso...e Verdone, Ex). E adesso è sul palco de La Scala (al teatro 7 di Roma fino al 29 novembre, ndr), che racconta la storia di due giovani coppie dirimpettaie. Lei è Elvi: «Interpretarla mi diverte molto», racconta, «è lo stereotipo della teenager di oggi, un po' ochetta, fa tante figuracce. Convivere con lei non è facile».

Per vivere accanto a lei, invece, che regole bisogna rispettare?
«La puntualità, odio i ritardatari e ne sono circondata. E sono maniacale in alcune cose, per esempio se un giorno decido di pulire casa, dev'essere tutto perfetto. Mia madre mi chiama "belva". Per il resto penso sia facile andare d'accordo con me». Che ricordo ha degli esordi?
«Il primo lavoro è venuto per caso, a sei anni. In quel periodo vivevo ad Assisi e cercavano una bambina per una pubblicità. Di mio, però, sono molto timida, così magari con mia madre facevamo chilometri per partecipare a un cast, poi arrivavamo lì e io facevo scena muta. Non sa quanti viaggi a vuoto. Mi dicevano "tanto bella sta bambina, peccato che non parla"».

Come l'ha superata?
«Ho capito che era davvero tutto un gioco. Ho cominciato a divertirmi. Andavo ai provini e mi dimenticavo anche di averli fatti. La mia forza è stata che ho sempre visto il mio lavoro come la cosa più normale. Il mio mondo è un altro, lo tengo fuori».

E di cos'è fatto?
«Abito vicino Viterbo, non ho mai voluto vivere a Roma. Non sono come quelli che pensano di vivere in un eterno set. Ho pochissimi colleghi come amici e il mio fidanzato fa tutt'altro».

Un fidanzato attore non l'ha mai avuto?
«No, per carità. Con un attore non mi metterei mai, brutta razza. Lo presenterei a un'amica solo per fargli un dispetto».

Dopo «le fragole» sono arrivati i set. Cosa ricorda della sua adolescenza?
«A 13 anni ho interpretato Maria Goretti. Per anni poi ho cercato di staccarmi da quel personaggio, mi chiamavano addirittura"la Santa". Adesso dopo 13 anni gli sono legatissima. Mi è rimasto addosso. Dopo ci sono stati anni difficili, ho iniziato a lavorare meno. Perché diventavo più donna e non avevo nessuna raccomandazione su cui contare».

Le hanno mai chiesto qualcosa in cambio?
«Io, il marcio di questo mondo, l'ho vissuto meno perché ero sempre accompagnata da mia mamma, crescendo ho imparato a sgomitare. Qualche avances l'ho subita, anche se sempre velatamente. In quei casi mi sono ritirata come una lumaca».

Oggi qual è la sua quotidianità?
«Lavoro magari sei mesi sì e sei no, prima studiavo all'università, al DAMS, adesso riempio le pause raccontandomi su un blog anche se questo in Italia può essere visto male. Il mondo del cinema, diciamolo, è un po' snob. Il teatro è una bella valvola di sfogo ma o te lo puoi permettere o fai la fame».

Ha mai pensato all'estero?
«Sì, tanto, ma non ho mai deciso di andarci. Io e mia mamma siamo sempre state da sole e non ho mai avuto la voglia di lasciarla. Nonostante qualche crisi, il mio lavoro mi piace. Non potrei fare altro. E poi finora ho fatto troppi sacrifici».

Si sente più grande dei tuoi coetanei?
«Si, ma lo sarei stata comunque, anche se non avessi lavorato mentre andavo a scuola. Sono cresciuta senza un padre, ho fatto tanti traslochi da una città all'altra, non ho un'amica d'infanzia. Ma non ho mai sofferto».

L'amore con il «non attore» come procede?
«Mi sento molto fortunata, ho trovato la persona giusta. Lui studia scienze infermieristiche e stiamo insieme da due anni. Le esperienze che ho avuto in casa avrebbero potuto disilludermi, ma non è così. Io all'amore credo. Persone sole ne vedo tante, e io non voglio fare quella fine. Mi tengo stretti i miei amici, il tornare a casa e avere qualcuno che mi aspetta».

Di una famiglia ha voglia?
«Non ci ho mai pensato anche se ho una mamma giovane. Ma serve stabilità e quella proprio non ce l'ho. E poi devo crescere ancora un po'».
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda Nicole79 » lunedì 23 novembre 2015, 21:49

Un lume di speranza in previsione della prossima serie....speriamo :angel love:

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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » lunedì 23 novembre 2015, 23:59

Grazie per l'articolo Nicole.

Purtroppo Massimo DelFrate su facebook ha detto ufficialmente che Aurora è morta nella terza serie e nella quarta stagione non ci sarà in ogni caso.

Ecco le parole esatte di Massimo Del Frate:

Aurora è morta definitivamente nella Terza Serie. Anna Safroncik non era più interessata né al ruolo ne' alla produzione. Stiamo lavorando a delle nuove idee per la quarta serie con i personaggi storici e altri nuovi. Ma per ora Mediaset non ha ancora dato il Semaforo Verde. E come sempre dita incrociate.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » sabato 28 novembre 2015, 19:59

Intervista a Roberto Farnesi da UrbanPost:

Roberto Farnesi si racconta: il messaggio di Infernet, Le Tre Rose Di Eva 4 e l’amore con Lucya (Intervista)

Infernet, Le Tre Rose Di Eva 4 e Lucya: dalla carriera alla vita privata, Roberto Farnesi si è raccontato alla direzione di Urbanpost.

In attesa dell’uscita di Infernet, film a sfondo sociale la cui trama ruota intorno all’utilizzo di internet, nonché al lato oscuro del mondo virtuale, abbiamo intervistato Roberto Farnesi, ideatore e attore di Infernet. Roberto Farnesi ha concesso a noi di Urbanpost anche qualche anticipazione su Le Tre Rose Di Eva 4 e ha parlato della relazione con Lucya.

Dalle interviste precedenti, sappiamo che non è un grande estimatore della tecnologia. Come nasce, quindi, un film interamente basato sulle dinamiche della società ai tempi di internet?
“Ho scritto la trama nel 2008 con un mio amico. Ho deciso di rispolverare la storia dopo che ho preso parte ad una campagna di sensibilizzazione della polizia postale, dal titolo “Una vita da social”. In questa occasione ho visto ‘Disconnect’ e mi sono chiesto perché non proporre la mia storia, tutta italiana. Io, personalmente, non solo non ho un gran rapporto con la tecnologia, non ho proprio un rapporto. Riconosco, però, che oggi tutto è al servizio della tecnologia. Le informazioni possono circolare ad una velocità sorprendente e, soprattutto, si trova online qualunque cosa. Quando vengono trasmesse immagini forti, violente, scene truci, è quella la vera pornografia. Infernet racconta proprio questo aspetto e potrebbe essere utile ai ragazzi, quanto ai genitori: i ragazzi sanno che internet può essere pericoloso, ma quanti sanno realmente a cosa vanno incontro? Faccio l’esempio di un film che per me è stato illuminante: I ragazzi dello zoo di Berlino. Guardandolo, e come me penso molti altri, mi sono detto che mai nella vita avrei provato certe cose”.

I ragazzi dello zoo di Berlino è un film molto forte. Vedremo scene altrettanto potenti anche in Infernet?
“Sì. Io ho fatto in modo che le scene non fossero tagliate ma fosse gestito il film come l’ho pensato. Ritengo sia giusto raccontare una storia vera, quello che realmente succede online, i veri rischi, a maggior ragione se la situazione è stata romanzata per rendere il film interessante e piacevole da guardare. C’è un intreccio narrativo che lega tutti i personaggi, del resto non volevamo che Infernet fosse un documentario”.

Il fulcro della storia in Infernet è il lato oscuro del mondo online: cyberlbullismo, pornografia, immagini truci e crude. Pensa che sia corretto trasmettere tutte le informazioni che circolano in rete negli ultimi giorni, relativamente ai fatti di Parigi e all’Isis?
“Penso che sia giusto fornire informazioni, è giusto trattare anche argomenti delicati, la cosa sbagliata è l’enfatizzazione di certi immagini. Rimanendo sui fatti di Parigi, purtroppo, parliamo di una faccenda vera, non di un film, quindi è sbagliato indugiare e riprendere con la telecamera un corpo senza vita o la sparatoria. Quì sconfiniamo verso un punto di vista perverso. Diventa pornografia questa, perché a quel punto manca anche il rispetto nei confronti delle persone che vivono quella determinata circostanza”.

Il pubblico che la segue apprezza particolarmente Alessandro, il protagonista de Le Tre Rose di Eva. A proposito della fiction, conferma che ci sarà una quarta stagione?
“Non posso confermare che Le Tre Rose Di Eva 4 andrà in onda perché non sono il produttore, ma tutti quanti noi abbiamo firmato un’opzione per una quarta stagione. Se la faremo o meno, è una scelta che spetta a Mediaset e al pubblico. Le Tre Rose Di Eva è una fiction alla quale sono molto legato e spero davvero che ci sia un seguito, cosa che, eventualmente sapremo molto presto. Penso che entro la fine dell’anno avremo una risposta”.

Passando alla vita privata, può dirci come procede la sua storia con Lucya?
“Esco da un anno con questa ragazza. In un mondo dove tutti si battono, giustamente, per i diritti delle coppie omosessuali e quant’altro, mi sembra di capire che scandalizzi enormemente il fatto che lei abbia 20 anni in meno di me. Pensa che io sono l’ultimo di quattro figli e i miei genitori hanno 25 anni di differenza. Mio padre, generale dell’esercito, era una persona seria e rispettabile. Non capisco quindi perché porsi certe domande”.

Cosa direbbe a coloro che criticano la vostra grossa differenza d’età?
“Ma perché? Sembra quasi intolleranza. Comunque oggi, come ieri, è pieno di coppie con una grossa differenza d’età. Sono popolare e allora c’è più clamore. Ma io penso che se tra due persone c’è un sentimento forte, la differenza d’età è irrilevante. Lucya, tra l’altro, si laurea l’anno prossimo, ha 21 anni, ma è più matura di molte donne più grandi di me”.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » sabato 5 dicembre 2015, 14:46

Intervista a Anna Safroncik (Aurora) da Io Donna Corriere della Sera:

Anna Safroncik: «Audrey Hepburn è il mio modello»
L'attrice è stata madrina per Falconeri in occasione dell'anniversario dell'apertura dello store di Brescia. Per chi l'ha amata nel ruolo di Aurora in 'Le tre rose di Eva' ci sono però cattive notizie: pare non ci siano, per ora, possibilità di un ritorno

Anna Safroncik madrina per Falconeri in occasione dell’anniversario dell’apertura del centralissimo store di Brescia. E la collezione invernale del marchio di maglieria made in Italy sembra adattarsi perfettamente allo stile dell’attrice che infatti ci ha raccontato: «Io vesto casual perché secondo me è un look che tira fuori la tua personalità. Mi piacciono capi che mi avvolgono, mi fanno sentire protetta».

La Safroncik, 34 anni, ha raggiunto la popolarità con il personaggio di Aurora Taviani, interpretato per tre stagioni nella fiction ‘Le tre rose di Eva’. «È una responsabilità sapere che molte donne si identificano in me. Con il mestiere di attrice cerco di dimostrare che non sono sole, che ci sono tante altre donne che hanno difficoltà ma trovano la forza di sorridere». E a proposito di donne, per l’attrice il modello da sempre inseguito è quello di Audrey Hepburn: «Mi piacciono le donne forti e autentiche». I fan del personaggio di Aurora Taviani, che speravano in un ritorno, dovranno però rassegnarsi, almeno per ora: «Non ci sono novità. Ho lasciato la serie«.


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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » mercoledì 9 dicembre 2015, 20:36

Da TgCom24:

Anna Safroncik? Usa i vestiti di Aurora

L'attrice de Le tre rose di Eva confessa di amare cashmere e stoffe pregiate

07 dicembre 2015

Aurora Taviani o Anna Safroncik? Poco cambia, nello stile delle due.
“Nel mio guardaroba non manca mai il cashmere, stole e maglioncini, amo le cose soffici e sono freddolosa; lo metto anche d’estate la sera per passeggiare o mangiare all’aperto, d’inverno é semplicemente un must.
Infatti con Falconeri é stato subito amore a prima vista”. Esordisce così Anna Safroncik, rivelandosi la madrina perfetta per festeggiare il primo compleanno dello punto vendita Falconeri di Brescia.

E il look scelto per l’evento conferma questa sua attitudine: l’attrice ha abbinato a un paio di leggings scuri un maglioncino a collo alto grigio chiaro e una giacca in lana antracite. Un look sobrio e ricercato, giocato su toni neutri e tessuti pregiati: “Il mio colore preferito é l’azzurro, quindi tutti i toni di celeste e di grigi mi danno tanta serenità e gioia e mi fanno sentire me stessa”, confessa a Lookdavip.
E riguardo al look prosegue: “Io sono e vesto casual chic. La mia idea di sexy é un jeans o un leggins, scalza o con un sandalo, e un bel maglione morbidissimo che scopre una spalla o il decolleté per giocare con la sensualità. Se aggiungo della seta, poi, mi sento al top!”.

Impossibile non parlare del personaggio che Anna Safroncik ha interpretato nella seguitissima serie Le tre rose di Eva: “Ormai io mi sento un tutt’uno con Aurora, è stato emozionante e molto importante per la mia vita interpretarla”.
Le chiediamo se lo stile di Aurora Taviani la rappresenta. “Aurora veste esattamente come vesto io quotidianamente! Ne Le tre rose di Eva abbiamo cercato di dare al pubblico femminile un modello di donna da seguire, forte sincera con un grande senso di appartenenza e valore della famiglia. Lei é una donna vera, concreta, leale e piena di vita e di amore. Sono le stesse caratteristiche che spero possano definire anche me. Ho cercato di dare al mio personaggio preferito i miei stessi valori. Ho preso anche i suoi difetti purtroppo, a volte sono malinconica come lei e piango anche per cose banali. Forse è stato proprio questo il motivo del successo di Aurora: la sua autenticità”.

Anna, sembri così tranquilla e posata: hai mai fatto una pazzia per la moda?
“Ho fatto spesso pazzie per la moda! Gli uomini amano i motori, noi donne le stoffe pregiate. Attraverso la moda mostriamo il nostro carattere al mondo”.

Marineve Cantarella
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda SweetAngelGiuly » venerdì 11 dicembre 2015, 19:42

:icon_lol: che sfizio sta cosa dei vestiti... :icon_lol:
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:angel love: Estas siempre en mi corazon!! :angel love:
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda principessa87 » venerdì 11 dicembre 2015, 20:19

Grazie ragazze per i bellissimi articoli!! :stupendo: In effetti, la moda è la debolezza di noi donne. :angel love:
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » domenica 27 dicembre 2015, 20:59

Articolo su Euridice Axen (Veronica) da Vanity Fair:

[PEOPLE / ITALIA]27.12.2015
Euridice Axen: «L'amore richiede sacrificio»
Ma non sempre ne vale la pena, dice l'attrice 35enne. Che al momento «non è sola, ma sta ancora valutando». Senza mai pensare ai 40: «Vivo giorno per giorno. Invecchiare non piace a nessuno»

«In amore ho gusti difficili». Euridice Axen non teme di ammetterlo. Adesso che a 35 anni (che «non rimandano già ai 40», precisa) è arrivata al punto in cui «sto così bene con me stessa che diventa più difficile trovare qualcun altro». Del resto, il tempo di pensarci le manca.
L'attrice - papà romano e mamma svedese - nell'ultimo anno è passata dal successo delle Tre rose di Eva, al palco di Love's Kamikaze, al set dell'Ispettore Coliandro (in onda dal 15 gennaio 2016, ndr), alle sale con Crushed Lives - Il sesso dopo i figli. E adesso l'anno lo chiude alla Sala Umberto di Roma con Il Bagno (in scena fino al 10 gennaio). Che vede in scena cinque donne (oltre a lei, Stefania Sandrelli, Amanda Sandrelli, Elda Alvigini, e Claudia Ferri), tra una festa a sorpresa da organizzare, un compleanno speciale e un bagno.

Qual è il suo ruolo?
«Sono Titti, la più giovane, quella con la sindrome di Peter Pan, molto mondana e un po’ ochetta. Tutti pensano sia forte, ma in realtà ha molte fragilità e tantissimi segreti. È stato molto divertente interpretare una donna così. Ognuno ha una propensione alla vanità, e qui l’ho lasciata andare».

Nello spettacolo, il bagno è il luogo di sfogo per eccellenza. Qual è il suo?
«Devo dire che forse è proprio il bagno. Davanti allo specchio si pensa, si prendono decisioni, ci si rilassa. Quando non trovi una cosa per esempio è sempre lì. E mi ricordo che già ai tempi della scuola ci si chiudeva lì a fumare».

E si andava sempre in due.
«In realtà, io ho sempre preferito la solitudine e mantenere i miei spazi. La maggioranza dei miei amici sono sempre stati uomini, ho un lato maschile molto forte. E con loro mi diverto di più».

Com'è stato quindi lavorare con altre quattro donne?
«Devo dire che partivo con molti pregiudizi nei confronti delle donne. Dal “sono più noiose”, al “sono molto più competitive”. Invece in quest’occasione mi sono dovuta ricredere. Ci siamo incastrate alla perfezione, come in un puzzle».

Sulla scena si festeggiano i 40 anni di una delle protagoniste. Lei ci pensa già?
«Evito di farlo, vivo giorno per giorno. Invecchiare non piace a nessuno. Ma possiamo dire “mal comune, mezzo gaudio”».

Si è messa dei paletti?
«Per carità, mai dire “entro i 40 farò questo, farò quello”. Perché farsi male da soli? Purtroppo qualcuno te lo mette già la società, ed è dura».

Sei mesi fa in un’intervista ci diceva «Single è bello». È ancora d'accordo?
«Direi di sì, anche se la “singletudine” è un’arma a doppio taglio. Ti abitui a stare così bene da sola che poi è difficile rinunciare al mondo che hai creato. Quando raggiungi il tuo equilibrio, diventi molto più schizzinosa. Per mettermi con una persona devo stare molto meglio di come sto adesso. E poi uno quando sta da solo non è mica in clausura. Oggi io dico che per l'amore ne deve valere davvero la pena».

In questo momento ne vale?
«Diciamo che c’è una situazione carina, ma vado sempre molto cauta. Posso dire che non sono sola, ma che devo ancora capire tutto il resto».

Cosa si augura per il 2016?
«Il 2015 è stato un anno impegnativo, ho trascorso un’estate senza tregua sul set. Adesso aspetto solo di poter staccare un po’ e rilassarmi»
.
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