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Il Paradiso delle Signore Magazine

Questa fiction di subito successo è ispirata all'omonimo romanzo Al paradiso delle signore di Émile Zola, è ambientata a Milano nel 1956.
Ha per protagonisti Giuseppe Zeno, Giusi Buscemi, Alessandro Tersigni, Christiane Filangieri, Lorena Cacciatore, Giulia Vecchio, ecc.

Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:27

Il blog ufficiale della Rai fa un magazine dedicato a Il Paradiso delle Signore.

Volete saperne di più sugli anni '50 e non solo?
E' tempo di sfogliare il nostro blog


Ecco la copertina del primo numero:

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10 dicembre 2015
Benvenuti a Il Paradiso delle Signore

Liberamente ispirata all’opera di Emile Zola Au bonheur des Dames, ma ambientata nella Milano degli anni ’50, la serie Il Paradiso delle Signore racconta un piccolo mondo che ruota attorno alla nascita di un grande magazzino nel capoluogo lombardo nel 1956. Un microcosmo dove si intrecciano le storie, i desideri e i destini di donne e uomini alla ricerca di un riscatto personale e sociale.

L’Italia usciva dal secondo conflitto mondiale sfiancata ma nello stesso tempo fiduciosa, piena di coraggio e intraprendenza. Sono gli anni in cui i grandi magazzini nati negli anni’30 si rinnovano e rinascono cavalcando l’onda del miracolo italiano.

Non a caso la scelta di ambientare la fiction a Milano, la città del riscatto degli emigranti del sud e luogo dove Ferdinando Bocconi, ex ambulante lodigiano, che fonderà anche la prestigiosa università economica, apre il primo grande magazzino Aux villes d’Italie a fine ‘800: prezzo fisso, grandi quantità e un’architettura studiata appositamente.

Tulle, crêpe satin, pois, cotoni rigati, bustini e cappelli. Nel ’56 nelle grandi città italiane, le donne si lasciano incuriosire dalle novità della moda. Pantaloni a sigaretta e taglio corto moderno alla Audrey, biondo sensuale alla Marilyn o il tocco del filo di perle di Grace: c’è solo da scegliere e lasciarsi ispirare.

Si parla di tre delle icone internazionali del momento, ognuna con uno stile da copiare: Marilyn Monroe, Grace Kelly e infine Audrey Hepburn che ha già fatto sognare tutte con “Vacanze romane” e “Sabrina”. E poi ancora Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, che proprio nel ’56 vince l’Oscar come migliore attrice con il film “La rosa tatuata”, Sofia Loren, Sylva Coscina, Virna Lisi e Marisa Allasio.

Ne Il Paradiso delle Signore abbiamo le Veneri. Teresa (Giusy Buscemi), giovane siciliana fuggita al nord da un matrimonio combinato, Anna (Giulia Vecchio), venuta anche lei dalla provincia col sogno di un riscatto sociale e di un buon matrimonio. E poi ancora Silvana (Silvia Mazzieri), dolce svampita e dalla passione per la recitazione e Lucia (Lorena Cacciatore), commessa modello che però nasconde un segreto. A coordinare il gruppo delle commesse, le “Veneri” , l’inflessibile Mantovani, interpretata da Christiane Filangieri, la direttrice del “Paradiso”, chiamata a coordinare il lavoro di queste inesperte ragazze che sotto la sua direzione vengono formate per essere le migliori commesse di Milano.

Non mancheranno poi i latin lover. A capo del grande magazzino c’è Pietro Mori, interpretato da Giuseppe Zeno. Pietro è un imprenditore visionario che ha fatto fortuna in America e vuole importare in Italia un nuovo stile di commercio e comunicazione, “il bello per tutti”. E a coordinare il reparto creativo c’è il giovane art director Vittorio (Alessandro Tersigni), lui stesso incarnazione dell’immagine giovane, innovativa e seducente che vuole veicolare attraverso le sue scelte artistiche.

Nel nostro Il Paradiso delle signore c’è proprio quel mondo, fatto di donne e uomini dal forte temperamento alla ricerca della propria identità.

E fuori il magazzino la società che cambia e che si espande: è l’Italia del boom economico, dei “poveri ma belli”, delle fabbriche al nord, che ancora gira in bicicletta, ma sogna la 600 e una tv in bianco e nero e magari di diventare milionaria grazie ad un colpo di fortuna a Lascia o Raddoppia.
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:32

La Hit Parade del 1956

Quali canzoni trasmetteva la radio nell’anno in cui ha inizio il nostro Paradiso delle Signore?

Ecco la nostra selezione di 10 brani cantatissimi nel 1956!

1. Guaglione – Aurelio Fierro

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2. Maruzzella – Renato Carosone

3. Mambo Italiano – Renato Carosone

4. Io Mammeta e tu – Renato Carosone

5. Tu vuò fa l’americano – Renato Carosone

6. Che bambola – Fred Buscaglione

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7. Piccerella – Claudio Villa

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8. Aprite le finestre – Franca Raimondi

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9. Love Me Tender – Elvis Presley

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10.Tutti Frutti – Elvis Presley


Da canticchiare tutti insieme!
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:33

10 dicembre 2015
DIY ’50s | 5 facili consigli per avere un tocco anni ’50

Gonne strette in vita, capelli raccolti, eyeliner, foulard e calze di nylon. Bionde come Marilyn o minimali alla Audrey Hepburn? Gonne strette in vita alla Loren o eleganza senza tempo alla Grace Kelly?

Noi partiamo dalle nostre Elsa, Claudia Vismara, e Andreina, Alice Torriani, ovvero stile Audrey vs Grace.

I consigli di Chiara Ferrantini dal backstage de “Il Paradiso delle Signore”.

Riassumendo ecco i 5 tocchi per essere alla Audrey ’50

– ballerine
– tubino nero
– pantaloni capri
– total look nero, al massimo pattern rigato
– taglio corto alla “Sabrina” o raccolto alla “Vacanze Romane”

E se preferite la classe si Grace ecco 5 elementi per un dress code ineccepibile:

– camicia bianca taglio maschile
– gonna a ruota
– foulard da annodare al collo o per coprire il capo
– girocollo di pelle
– la “Kelly bag”

E ora tocca a voi! Siete pronte a giocare con lo stile anni ’50? DIY ’50 … stupiteci!
Seguite sui nostri account ufficiali i dress code della serata del live twitting: aspettiamo le vostre foto!



Video:

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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:35

La Tv degli esordi

“La Rai, Radiotelevisione Italiana comincia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive.”

E’ il 3 gennaio 1954. Già da due anni a Torino e a Milano si producono e vengono trasmessi programmi sperimentali, sceneggiati, telegiornali e spettacoli di intrattenimento, ma è dal gennaio del ’54 che la televisione italiana, è pronta a partire ufficialmente, giungendo fino a Roma tramite 7 trasmettitori.

La tv degli esordi è una finestra sul mondo che a molti fa conoscere cose mai viste prima, mai nemmeno immaginate. Per tanti rappresenta l’uscita dall’isolamento; chi fino ad allora ha parlato solo il dialetto impara l’italiano, tutti guardano “Lascia o raddoppia” mentre la platea televisiva si allarga a milioni di persone. Un fenomeno sociale di portata storica.

Siamo a metà degli anni 50 e l’Italia entra nel pieno boom economico. Produttività e ricchezza crescono rapidamente e il Paese si trasforma da agricolo a industriale. Le campagne si svuotano e le città si riempiono. La modernità irrompe nella società.

È in questi anni, con la nascita e il rapidissimo sviluppo della televisione, che si modificano profondamente le abitudini e gli stili di vita degli italiani; al punto da non poter distinguere più se di questo progresso la televisione sia stata un effetto o una causa.

Secondo lo storico Giovanni De Luna, la televisione, negli anni del boom, ha protetto gli italiani da un cambiamento brusco ed estremamente veloce.


Video:

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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:36

10 dicembre 2015
I Grandi Magazzini di Mario Camerini

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“Hai mai visto Grandi Magazzini? Il film con Vittorio De Sica?” bisbiglia Silvana Maffeis, appassionata di cinema, a Teresa Iorio durante la selezione delle Veneri svolta dalla severa direttrice del Paradiso delle Signore Clara Mantovani.

I Grandi Magazzini del 1939, diretto da Mario Camerini, è un film di riferimento per la storia delle nostre commesse, giovani donne lavoratrici in un’ Italia non ancora del tutto abituata all’emancipazione femminile, che nel 1956 devono ancora smarcarsi dall’esclusività del focolare domestico.

vittorio de sica magazzini

Bruno (un Vittorio de Sica nel fiore dei suoi anni) è l’emblema dell’uomo piacente. Da poco ha trovato impiego come autista ai Grandi Magazzini, simbolo dell’innovazione delle vendite al dettaglio e brulicante centro di aggregazione della società dell’epoca: si può entrare per il solo gusto di osservare il continuo ricambio di merci, attratti dalle vetrine, ed essere immersi nelle occasioni a portata di mano mentre si fanno pubbliche relazioni.

Qui incontra una graziosa e onesta ragazza di nome Lauretta (Assia Noris) che fa la commessa. L’uomo, sfoderando le sue doti da amatore galante, è intenzionato a far ingelosire la sua fidanzata, così lusinga un’altra collega. L’ignara Lauretta nel frattempo viene licenziata perché accusata ingiustamente di furto e ricattata dal capo del
personale. La sorte non le è di certo clemente: si ritrova abbandonata da Bruno, senza un lavoro e in preda alla più cieca disperazione. Nel rispetto dei migliori melodrammi sentimentali, proprio l’amato, tra varie peripezie, farà in modo di scagionarla e il lieto fine trionferà.

Questa commedia popolar-sofisticata, presentata in concorso alla Settima Mostra di Venezia, tra “applausi e risate a scena aperta” secondo il Corriere dell’Agosto 1939, chiude la cosiddetta “Pentalogia piccolo borghese” che ebbe inizio nel 1932 con la pellicola Gli uomini che mascalzoni, a cui seguì Darò un milione, Ma non è una cosa seria e Il signor Max. Camerini, anticipando la corrente neorealista, sposta l’attenzione su un Paese reale, di gente comune, impiegati o appunto commesse, che nello svolgimento della propria attività lavorativa manifestano passioni, gioie e dolori terreni. Da corollario c’è uno sfavillante emporio di lusso, “così bello”, che tuttavia, per citare in parallelo la nostra Teresa “non credevo potesse fare male“. Tra i manichini senza anima pulsano le storie personali e i legami interpersonali.

Spicca, come nel nostro Paradiso delle Signore, una curata scenografia art déco, realizzata da Guido Fiorini, con Gastone Medin e Carlo Enrico Rava. La vista ne rimane ammaliata, tra interminabili scalinate e ascensori intarsiati.

Ma in quale reparto sarà nascosto il cuore?

Il Paradiso delle Signore Magazine vi dà appuntamento al prossimo approfondimento cinematografico!
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:38

10 dicembre 2015
Gli anni ’50: pubblicitari, designer e grandi magazzini

Siamo nel vivo degli anni ’50 e l’immaginario visivo dell’Italia sta cambiando. La pubblicità, gli stili grafici, il design cambiano lo stile e reinventano la famiglia, i prodotti e la figura femminile.

Se ne Il Paradiso delle Signore si parla di pubblicità innovative con il nostro Vittorio che propone “uomini che lavano i piatti”, “bikini in vetrina”, nella realtà di quegli anni vediamo i maestri della grafica e del design dello studio Boggeri, fondato da Antonio Boggeri nel 1933, personaggi come Max Huber, Albe Steiner e Lora Lamm sperimentare con prodotti di consumo di vario genere.
Solo per fare un esempio, il logo della Rinascente, il grande magazzino simbolo di Milano, è proprio di Max Huber. Nel 1950 su richiesta dell’architetto Pagani studia il nuovo marchio, così nasce il logotipo della Rinascente e il designer viene inserito nel team dell’ufficio pubblicità del gruppo.

Le parole d’ordine del suo design sono le composizioni dinamiche all’interno di una gabbia grafica pulita. Il lettering e la fotografia: il gioco della composizione con la sovraimpressione di immagini fotografiche che rimanda all’uso della fotografia delle avanguardie di inizio secolo.

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Lora Lamm raggiungerà Max Huber alla Rinascente nel 1954. A Lora verrà assegnata la creazione di cataloghi, locandine, pubblicità, inviti. Il suo stile fresco e iconico diventano simbolo del design milanese degli anni ’50 e ’60. Sono quelli anche gli anni in cui i grandi marchi si fanno portavoce di eventi e mostre innovative.

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Lora proprio nel 1956 progetta i materiali promozionali per la mostra “Il Giappone”, che promuove la vendita di prodotti giapponesi presso La Rinascente. I pattern esseziali e i colori tradizionali giapponesi diventano i motivi con cui Lora Lamm reinventa la comunicazione della mostra, con il suo approccio sperimentale e giocoso, tratto distintivo del suo stile.

Nel 1958 quando Max Huber lascia La Rinascente, è Lora Lamm che prende il suo posto come capo del dipartimento creativo dal 1958 al 1962.
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:41

21 dicembre 2015
#ShareYour50s

Entra nel mood anni ’50: ispirati ad una Venere, ricerca nell’album dei ricordi di famiglia.
#shareyour50s, condividi i tuoi ricordi e gioca ad essere come i nostri protagonisti.

Come? Posta la tua idea di anni ’50 sui tuoi social accompagnando la foto con #shareyour50s #ilparadisodellesignore e ricorda di rendere “pubbliche” le foto che posti sul profilo personale di Facebook.

Le foto più in tema anni ’50 saranno le protagoniste dell’ultima puntata de Il Paradiso delle Signore!

Entra anche tu nel Paradiso delle signore #shareyour50s!
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:42

Secondo numero:

È l'ora di un tuffo negli anni '50: come avere un trucco alla Audrey, idee per gli auguri di Natale rigorosamente vintage e altre curiosità!

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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:44

23 dicembre 2015
Quando la moglie è in vacanza

Nella quarta puntata della serie la nostra Silvana è entusiasta per aver ottenuto una parte nella pièce teatrale Quando la moglie è in vacanza, meglio conosciuta per l’omonimo film interpretato dall’iconica Marilyn Monroe.

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The Seven Year Itch, questo il titolo originale della commedia teatrale in tre atti di George Axelrod, debutta al Fulton Theatre di New York il 20 novembre 1952, e nel 1955 diventa adattamento cinematografico, per la regia di Billy Wilder. Il ruolo della protagonista è assegnato appunto a Marilyn Monroe, quello maschile a Tom Ewell, già interprete della versione teatrale.

Questo film è passato alla storia per la memorabile scena del vestito bianco di Marilyn, sollevato dallo spostamento d’aria provocato dal passaggio di un treno della metropolitana.

La trama del film gioca sulla tematica del tradimento: il protagonista maschile è combattuto dal desiderio di cedere all’attrazione per la giovane vicina, complice l’afa estiva e la solitudine, contro l’integrità coniugale che gli impone di rimane fedele alla moglie in vacanza. Riuscirà a sfatare la credenza letta, ripresa dal titolo originale, che i primi 7 anni di matrimonio siano a rischio infedeltà?

Via libera a divertenti fantasie e gag… Per l’American Film Institute infatti si classifica al 51º posto tra le “cento migliori commedie americane di tutti i tempi”.
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Re: Il Paradiso delle Signore Magazine

Messaggioda veu » sabato 23 gennaio 2016, 19:45

23 dicembre 2015
La magia del trucco anni ’50

Come aggiungere un tocco anni’50 al proprio aspetto in poche semplici mosse?

Seguite il tutorial dal backstage de Il Paradiso delle Signore!

Per il make-up vi servirà:

– una base chiara luminosa: fondotinta coprente e cipria fissante

– mascara nero volumizzante + ciuffi di ciglia finte per intensificare lo sguardo

– un eyeliner nero scrivente e di precisione, per ottenere il tratto distintivo dell’epoca con la puntina finale

– una matita oppure ombretto opaco per definire e riempire le sopracciglia, che all’epoca si portavano folte

– un rossetto rosso mat che enfatizzi la carnosità delle labbra

Provate anche voi questa trasformazione e scattate una foto del prima/dopo da condividere con noi sui nostri social con l’hashtag #ilparadisodellesignore #shareyour50s!
E ricordate di sentirvi belle sempre!


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